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Ocean Viking: primo pomo della discordia nelle relazioni franco-italiane

Immagine del redattore: Théo BriandThéo Briand

Dopo il timore del governo francese di vedere Giorgia Meloni e la sua coalizione di estrema destra al potere, le relazioni tra Francia e Italia erano finalmente positive. Emmanuel Macron è stato persino il primo dirigente a incontrare la nuova leader italiana. Tuttavia, un primo pomo della discordia chiamato " Ocean Viking" si è intromesso nelle relazioni italo-francesi.


La questione di come gestire i 234 migranti che da tre settimane attendono di essere sbarcati dal famoso barcone al largo delle coste italiane ha mandato in frantumi la facciata di intesa tra i due paesi. Chiedendo, come fa da anni, una maggiore solidarietà europea nell'accoglienza dei rifugiati, l'Italia si è rifiutata di permettere alla Ocean Viking di sbarcare i migranti a bordo.


La situazione si inasprisce


Non c'è veemenza nelle dichiarazioni e nei commenti di Giorgia Meloni e del suo governo. A differenza della Francia, che è più virulenta.


Mentre Olivier Véran, portavoce del governo francese, insiste sull'"atteggiamento inaccettabile dell'Italia", Gérald Darmanin, ministro dell'Interno, minaccia rappresaglie contro quello che viene considerato un affronto. Roma "ha deciso di non comportarsi come uno Stato europeo responsabile [...] la Francia trarrà le conseguenze dell'atteggiamento italiano", ha rincarato il ministro dell'Interno.


In questo caso, e mettendo in atto la sua minaccia rifiutando di accogliere altri 3.500 migranti, la Francia si atteggia a predicatore, esattamente come la percepiscono la maggior parte degli italiani. Infine, il governo francese sta usando la stessa retorica che usa contro Marine Le Pen e che non serve a frenare i partiti di estrema destra. Al contrario, questo atteggiamento tende a rafforzarli. Diventando ancora più aggressivo dell'estrema destra, il governo francese partecipa alla loro strategia per apparire più presentabile e serve ai loro scopi.


Una situazione complessa


Secondo Jean-Pierre Darnis, professore presso le Università Côte d'Azur e LUISS, la situazione è più complessa a quanto pare. L'accoglienza dei rifugiati della Ocean Viking da parte della Francia sarebbe il risultato di un accordo raggiunto alla COP 27 di Sharm el-Sheik tra Macron e Meloni.


La manovra politica iniziale era piuttosto semplice e mirava a dimostrare la solidarietà della Francia rispetto all'Italia attraverso un gesto forte e simbolico. Purtroppo, non tutto è andato secondo i piani e la situazione è degenerata rapidamente.


L'imbroglio sarebbe infatti dovuto a un errore di comunicazione. Incalzato dall'agenzia di stampa italiana (ANSA), l'8 novembre il governo italiano pubblica un comunicato stampa in cui annuncia di aver accolto con favore lo sbarco di migranti a Marsiglia, prima che la Francia ne facesse l'annuncio. Il governo francese ha interpretato questa gaffe come un affronto e nel giro di poche ore gli animi si sono irritati e particolarmente i partiti di opposizione in Francia e in Italia.

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© 2023 par Théo Briand

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